UNA SERATA DI SOUL, ROCK, BLUES

  Leggi Scheda   Emergenza COVID: Il Teatro Le Salette rispetta tutte le regole per COVID-19. ACCESSO CONSENTITO SOLO CON GREEN PASS. In collaborazione con: Autorimessa del Falco Via del Falco, 36 – 00193 Roma Tel. 06.6864239 | Cell. +39.393.9802607 Sito Web: www.autorimessadelfalco.com Email: autorimessadelfalco@gmail.com

TRIBUTO D’AMORE

  Leggi Scheda   Emergenza COVID: Il Teatro Le Salette rispetta tutte le regole per COVID-19. ACCESSO CONSENTITO SOLO CON GREEN PASS. In collaborazione con: Autorimessa del Falco Via del Falco, 36 – 00193 Roma Tel. 06.6864239 | Cell. +39.393.9802607 Sito Web: www.autorimessadelfalco.com Email: autorimessadelfalco@gmail.com

The Memory of Water

The Rome Savoyards & Plays in Rome presentano The Memory of Water di Shelagh Stephenson Regia di Sandra Provost SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE La memoria e la sua connessione con la nostra identità è un tema centrale di questa commedia che ha debuttato all’Hampstead Theatre di Londra nel Luglio del 1996 e ha vinto l’Olivier […]

Una serata di Soft Rock, Pop & Blues

Il prossimo Sabato 12 Febbraio 2022 alle 21.30, prosegue la Rassegna filantropica e musicale Vitala Festival con un nuovo evento di questa stagione di ripartenza delle attività artistiche. Il Duo musicale composto da TOMMASO IPPOLITI (voce, chitarra) & ALESSANDRO FEA (chitarra) presenteranno un repertorio vario con intramontabili classici del soft rock, pop e blues, rivisitati in […]

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.